𝘓𝘢 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘪𝘯𝘵𝘢 𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.
La 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐕𝐞𝐥𝐚, 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐭𝐚” è il nome del progetto che Fondazione Puglia è felice di aver sostenuto e che vede protagonista l’associazione GV3 A Gonfie Vele Verso la Vita e l’attivazione della Scuola Vela Paralimpica, la prima e attualmente l’unica sul territorio pugliese.
A bordo di tre imbarcazioni Hansa 303, 8 ragazzi con disabilità fisica e 4 ragazzi con disabilità cognitiva si sono allenati con regolarità, sviluppando competenze sportive ed agonistiche sotto l’attenta guida di tre Istruttori Federali specializzati nella disciplina del Para Sailing, seguendo un fitto programma.
Nei nove mesi di sviluppo del progetto, a bordo delle imbarcazioni dell’Associazione (Baron e Ajejè) e di altri armatori volontari, sono stati organizzati numerose sessioni di Scuola Vela adattando la metodologia in funzione delle caratteristiche dei gruppi imbarcati. Mai si è trattato di una scarna trattazione delle nozioni della navigazione a vela. Molto spesso, i gruppi scuola si sono trasformati in laboratori di convivenza civile ed in percorsi psicopedagogici. Al latere delle nozioni tecnico-sportive, sono stati affrontati diversi temi a bordo:
– la sicurezza in mare;
– il mio ruolo in barca;
– il rapporto con il comandante;
– teambuilding;
– il rispetto delle regole;
– esercitare il ruolo che mi viene affidato al meglio. .
Le attività di navigazione sono stati un valido strumento per stimolare riflessioni e comportamenti positivi in soggetti con diversi tipi di vulnerabilità.
In particolare, le dinamiche vissute a bordo sono state sempre a carattere esperienziale e non nozionistica portando risultati efficaci nei comportamenti dei singoli nel gruppo.
In particolare, il feedback sui ragazzi provenienti dalle Case Famiglia e dalle Comunità è stato regolarmente ricevuto dai responsabili delle varie strutture ed è stato particolarmente positivo; le attività in barca hanno prodotto effetti particolarmente positivi sui comportamenti dei ragazzi e sulla loro autostima, hanno migliorato le loro relazioni con i coetanei e con i responsabili.
Infine, secondo i commenti raccolti dai soggetti destinatari, per molti di loro la vela è diventanta una passione e un interesse sano, una attività benefica svolta a contatto con la natura, una opportunità di socializzazione, una vera e propria palestra di vita, uno sport da praticare con regolarità, un potenziale interesse lavorativo.