Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile - Bando "Comincio da Zero"

Il Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile è un’iniziativa nazionale frutto di un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate dall’Acri, il Forum del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, nel giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.

Comincio da zero” è il nuovo bando di Con i Bambini promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile per incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità.

Giunto alla seconda edizione, il bando per la prima infanzia si rivolge a partenariati promossi dal mondo del Terzo settore. Le partnership devono essere composte da almeno tre organizzazioni: due enti non profit, di cui uno con il ruolo di “soggetto responsabile”, e almeno un altro ente, che potrà appartenere anche al mondo della scuola, delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese.

Le proposte presentate dovranno prevedere interventi volti a incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini nella fascia di età 0-6 anni e delle loro famiglie, in particolare quelle più fragili. I progetti potranno avere una dimensione regionale (con un plafond complessivo dedicato pari a 22 milioni di euro) oppure interregionale (con un plafond complessivo pari a 8 milioni di euro), prevedendo in questo caso interventi al Nord, al Centro e al Sud. Complessivamente, sono a disposizione 30 milioni di euro.

Sarà importante sviluppare iniziative che prevedano l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, legali, ecc.) capace di rispondere in modo flessibile e integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, ampliare l’offerta e superare la frammentazione, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. Per tali motivi, è fortemente auspicata l’integrazione dei nuovi servizi educativi con i piani di zona, anche nell’ottica di favorire la loro continuità.

Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere azioni di sostegno e potenziamento della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia – lavoro, e azioni di rafforzamento delle relazioni, del ruolo, delle competenze e delle professionalità di tutti gli attori della “comunità educante” coinvolti nel processo educativo.

Il ruolo dei servizi per la prima infanzia, che integrano la funzione educativa e formativa con quella di sostegno alla famiglia nella cura dei figli e nella conciliazione dei tempi di lavoro, è fondamentale. Investire sui servizi educativi per la prima infanzia significa intervenire in quella fase della vita in cui i divari sociali di partenza possono essere ridotti. Per ridurre la povertà educativa è pertanto necessario promuovere la diffusione dei servizi di qualità, soprattutto per bambini che non abbiano ancora raggiunto i tre anni di età.

I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, attraverso la piattaforma Chàiros entro il 22 gennaio 2021 (Scadenza prorogata a causa disagi per emergenza Covid-19). Le proposte valutate positivamente saranno sottoposte ad un’ulteriore fase di progettazione esecutiva in collaborazione con gli uffici di Con i Bambini, al termine della quale si procederà all’eventuale assegnazione del contributo.  

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